Nel realizzare
una muratura faccia vista o nella disposizione delle piastrelle di
una pavimentazione il muratore utilizza con intelligenza strumenti
di misura, livelle e spaghi di riferimento ben tirati, ma non è tutto.
Spesso il muratore distacca la sua attenzione dalla messa in opera
e, allontanandosi momentaneamente dall'opera parzialmente compiuta,
verifica, con una visione di insieme, la coerenza di ciò che ha fatto.
All'intelligenza unisce un'altra facoltà importante e sempre più necessaria
all'edilizia: il buon senso.
L'opera di costruzione fisica di un manufatto unita al lavoro manuale
e alla perizia dei capomastri è un momento importante capace di incidere
in modo significativo sulla qualità del progetto.
Gli utensili manuali sono vere e proprie estensioni del corpo umano
e mai come in questo caso torna alla mente una frase di Paul Valery
del 1921 il quale afferma: "quando penso a una dimora, quando ne ricerco
la forma con amore, studiandomi di creare un oggetto che ricrei lo
sguardo, conversi con lo spirito, s'accordi con la ragione e le numerose
convenienze…; allora, ti dirò una cosa strana, mi sembra di creare
con tutto il mio corpo."
Non bisogna quindi stupirsi della infinita varietà delle tipologie
di utensili manuali e delle loro quasi irriconoscibili varianti stiamo
infatti parlando degli strumenti di un artista.
I negozi di ferramenta stanno al muratore come la cartoleria allo
scrittore, il colorificio al pittore e così via. Cazzuole, cazzuolini
e frattazzi possono avere punta tonda, quadra, acuta o larga così
come l'impasto da gestire può essere sabbioso, gessoso o più liquido
che solido.
I campi di applicazione sono la demolizione, la lavorazione dei metalli
e delle armature, gli attrezzi per lo scavo ed il trasporto, la finitura
e gli utensili speciali per l'arte del piastrellista.
Nelle ferramenta gli utensili manuali normalmente occupano un settore
a parte, vengono esposti in serie per facilitarne il confronto e le
aziende studiano dei dispositori capaci di ordinarli secondo file
crescenti o decrescenti. Sono gli strumenti per l'edilizia di uso
più comune e di consumo più rapido, pertanto in una buona ferramenta
non possono mancare.
Le dimensioni di questi strumenti sono limitate e si compongono normalmente
di due parti: una in mano all'uomo l'altra in mezzo alla materia.
L'impugnatura il più delle volte è in legno, plastica o in qualche
metallo rivestito da una guaina di gomma ed è il frutto di attente
analisi ergonomiche.
Le ricerche sono orientate a ottenere maggiore omogeneità nei colpi,
alla riduzione delle vibrazioni e, naturalmente, al contenimento,
per quanto è possibile, degli sforzi.
L'altra parte, quella a contatto con la materia, è in genere in metallo
trattato con agenti anticorrosivi e presenta scanalature per aumentare
i momenti di resistenza alla torsione o infiniti altri espedienti
per manipolare, contenere, agganciare, tagliare e quant'altro con
più efficacia.
Il punto più delicato di questi strumenti di lavoro è la giunzione
tra le diverse componenti, le aziende dedicano a questa fase della
produzione una attenzione particolare.
Per ottenere il risultato più efficiente normalmente utilizzano incastri
meccanici a pressione oppure speciali colle epossidiche.
L'impiego quotidiano di questi strumenti di lavoro ne implica una
rapida usura e, di conseguenza, si rende necessaria la loro sostituzione
nel più breve tempo possibile.
Oggi l'attività edilizia è in ripresa e sempre più frequentemente
si aprono piccoli e grandi cantieri.
Per quelle ferramenta che si trovano nei pressi di interventi di restauro
o di nuova costruzione non averne significa perdere un'occasione di
vendita e non sfruttare la possibilità per l'acquisizione di un nuovo
tipo di clientela.
|