I prodotti
sigillanti hanno la funzione di impedire il passaggio di acqua, aria
ed eventualmente altri fluidi, siano essi liquidi o gassosi, attraverso
la zona di connessione di due superficie adiacenti in contatto diretto
oppure tra loro solo vicine.
Il loro uso nel campo dell'edilizia è tanto più frequente quanto più
i processi artigianali di costruzione vengono sostituiti con processi
di prefabbricazione. Il semplice "click", che secondo alcuni doveva
essere il suono emesso nei cantieri moderni dalla semplice giustapposizione
e dal facile incastro degli elementi modulari prefabbricati, si è
rivelato in realtà un "flop" capace in alcuni casi di fare acqua da
tutte le parti.
Il problema del giunto ha sempre tormentato architetti e progettisti
e rivela l'impossibilità di normare il linguaggio dell'edilizia che
continua ad essere espressione di localismi e tradizionalismi produttivi.
Ecco che allora la lima e la fresa, per recidere gli eccessi di lunghezza,
i sigillanti e i collanti, per colmare le lacune del giunto, sono
espedienti assai comuni laddove diversi materiali con diverse caratteristiche
fisiche e chimiche vengono a contatto.
La dilatazione termica necessita di giunti elastici realizzabili solo
mediante sostanze pastose che mai raggiungono una vera e propria consistenza
solida. I giunti spesso vengono a contatto con acqua o altri fluidi
che risultano essere tanto più utili quanto più è possibile amministrali
e contenerli entro volumi e pareti a tenuta.
A questo scopo è necessario che i giunti siano realizzati con sostanze
dalle alte caratteristiche prestazionali capaci di adeguarsi caso
per caso alle circostanze.
I sigillanti sembrano essere la soluzione più idonea in quanto posseggono
elevate caratteristiche di elasticità, di resistenza agli agenti atmosferici,
di resistenza alle elevate temperature ed ai raggi ultravioletti.
Questi prodotti per l'edilizia sono costituiti da componenti chimici
a base di siliconi, resine acriliche, poliuretani con l'aggiunta di
un prodotto cosiddetto "reticolante" che a contatto con l'umidità
atmosferica consente loro di passare dallo stato pastoso iniziale
allo stato solido elastico finale portando a compimento un processo
definito col nome scientifico di reticolazione, polimerizzazione o
vulcanizzazione.
A seconda del tipo di reticolante impiegato si può avere, durante
il processo, rilascio di: acido acetico da reticolante acido, ammine
da reticolante basico, alcoli da reticolante neutro, acqua da reticolante
acquoso.
I sigillanti più sofisticati aggiungono, al componente base, alcuni
prodotti catalizzanti che consentono un più rapido ed omogeneo processo
di reticolazione, indispensabile per le sigillature di giunzioni di
grandi dimensioni o notevole profondità. L'applicazione dei sigillanti
richiede superfici compatte, pulite, asciutte, ed senti da polveri
e sostanze untuose.
I sigillanti più diffusi, a ragione della loro versatilità, sono costituiti
da componenti a base siliconica talvolta additivati da cariche inerti
come i silicati o i gessi, paste coloranti, fungicidi e battericidi.
Sono utilizzati principalmente nei settori edilizio, navale, aeronautico;
nell'industria della prefabbricazione, nella messa in opera di prodotti
igienico sanitari, nella giunzione di elementi metallici come le gronde,
i pluviali, le intelaiature, nell'assemblaggio di apparecchiature
elettriche ed elettroniche.
Per le piccole o medie imprese edili è frequente farne uso specie
quando i lavori comportano l'utilizzo di vetro, vetrocemento, ceramica,
materie plastiche e metalli; materiali sempre più diffusi anche nelle
nuove costruzioni meno impegnative.
I sigillanti possono essere applicati manualmente o meccanicamente.
Le cartucce di piccole dimensioni vengono impiegate associandole a
pistole manuali o ad aria compressa mentre le confezioni più grandi
prevedono, in genere, l'utilizzo di dispositivi idraulici.
Per
la successiva eventuale lisciatura della superficie del giunto si
devono utilizzare prodotti neutri che non provochino scolorimento
del sigillante e degli elementi strutturali adiacenti.
L'inserimento di materiali di riempimento deve conferire regolarità
e possibilmente convessità alla profondità del giunto.
Il materiale impiegato deve essere compatibile con il sigillante,
non deve assorbire acqua ed inoltre non deve contenere sostanze, come
ad esempio olio, bitume o catrame che potrebbero pregiudicare l'adesione
del sigillante ai lati del giunto.
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