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LIGHTING
DESIGN - NUMERO COMPLETO
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di
Paolo Ferrario |
Lighting Design,
Ago-Set 2000,n°61 |
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·TECNICA
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Proiettori
senza fughe:
Zero-Zero-Uno.
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La
Reggiani ha messo a punto un proiettore, per spazi commerciali e mostre,
capace di contenere la fuga dei raggi indesiderati. Niente più effetti
velanti e nebbie luminose. |
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La
Reggiani è una delle più note aziende di illuminotecnica italiane ed
ha sede a Sovico, un piccolo paese in provincia di Milano. L'azienda
ha sviluppato nel corso degli anni un'ampia produzione sia di lampade
ad incasso per interni, sia corpi illuminanti da esterni e di proiettori.
Questi ultimi sono stati particolarmente studiati per spazi commerciali
e per complessi progetti illuminotecnici di mostre ed esposizioni.
Oltre all'attività produttiva la Reggiani promuove un servizio di assistenza
pre e post vendita che accompagna i suoi corpi illuminanti fino al raggiungimento
dell'utente finale. A questi servizi l'azienda ha aggiunto dal 1997
una particolare campagna promozionale costituita da una flotta di "Carri
Solari", ovvero automezzi supertecnologici itineranti, che, percorrendo
le strade di tutta Europa e partecipando ad ogni fiera di settore, espongono
le linee di produzione della casa madre.
Un ampio catalogo ricco di informazioni tecniche e immagini esplicative
consente a progettisti e designers di arricchirsi di tutte quelle informazioni
necessarie per mettere a punto impianti efficienti mentre il sito Web
dell'azienda, costantemente aggiornato, mantiene un dialogo continuo
con i clienti.
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Negli
ultimi mesi la Reggiani ha messo in produzione un nuovo tipo di proiettore
per interni, destinato alla illuminazione delle mostre e delle vetrine
degli spazi commerciali, il suo nome è Zero-Zero-Uno. Il prodotto è
tuttora in fase di ottimizzazione e, pur essendo già disponibile sul
mercato, subisce continue innovazioni per ottimizzare le prestazioni.
Zero-Zero-Uno è un proiettore studiato per risolvere i problemi connessi
alle riflessioni indesiderate e, fino ad ora, incontrollabili delle
lenti e dei riflettori. Tali riflessioni, dette effetti velanti, distribuiscono
parte dei raggi nell'ambiente generando sovraesposizioni e fasci indesiderati.
Questi effetti fastidiosi sono oggi particolarmente diffusi e sono dovuti
al fatto che sempre più frequentemente si desidera ottenere un grado
di illuminazione molto alto, che va dai 1500 fino ai 6000 Lux, con una
conseguente perdita del controllo della luce e il diffondersi di nebbie
luminose persistenti. |
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Particolari accorgimenti tecnici consentono di regolare sia la lente
di Fresnel che il riflettore dando la possibilità di orientare con precisione
il fascio luminoso estendendone o riducendone l'ampiezza grazie ad un
dispositivo di zoom e di messa a fuoco.
Questo accorgimento permette di utilizzare il proiettore con efficacia
sia come generatore di luce d'accento sia come strumento per intervenire
con una appropriata luce diffusa.
Il risultato è una corretta esaltazione della materia, dei colori e
dei volumi dei corpi illuminati. La versione con lente a prismi paralleli
piani consente di illuminare fondali e superfici in modo uniforme, ottenendo
così l'effetto "wall washing", mentre la versione con lente a prismi
concentrici da la possibilità di proiettare coni di luce regolabili.
Il proiettore è stato studiato per lampade ad alogenuri metallici monoattacco,
da 35 70 e 150 W, con bruciatore ceramico, l'installazione è facile
in quanto un apposito kit da la possibilità di posizionare il proiettore
su superficie o su binario.
Tanto il corpo quanto la staffa di supporto sono in alluminio, l'interno
è diviso in due scomparti, il primo, termicamente indipendente, ospita
il gruppo di alimentazione rifasato mentre nel secondo ha sede la lampada.
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Chiunque
si sia recato, nell'ambito della Triennale di Milano conclusasi nel
mese di luglio, nel padiglione destinato alla mostra sui settant'anni
del design Pininfarina ("Extradesign: dall'automobile agli oggetti di
uso quotidiano") avrà avuto una esperienza diretta del valore della
ricerca illuminotecnica della Reggiani. Ogni prototipo è stato illuminato
con sei proiettori da 150 W ed è stato orientato opportunamente per
risolvere le riflessioni indesiderate. Oggi i proiettori Zero-Zero-Uno
illuminano opere scultoree e dipinti nei più importanti musei italiani.
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