L'elettricità
è una fonte di energia indispensabile per la piena attività del cantiere
edile e per il mantenimento di condizioni di salubrità e conforto
termico nei suoi spazi di riposo, porta tuttavia con se una serie
di pericoli per allontanare i quali è bene che l'impianto sia installato
a regola d'arte e mantenuto in buone condizione da personale specializzato.
L'Ispesl, l'organo preposto al controllo della sicurezza, richiede
un certificato di conformità della buona esecuzione dell'impianto
elettrico e dell'impianto di messa a terra, tale certificato viene
rilasciato dai tecnici che lo hanno messo in opera. Questi tecnici
devono operare in condizioni di sicurezza e per svolgere le loro mansioni
sono necessari speciali guanti dielettrici che rientrano nel più generale
paniere dei dispositivi di protezione individuale.
Fatta eccezione per i cantieri di edilizia industriale o per quelli
destinati a realizzare grandi infrastrutture, per i quali si rende
necessaria l'installazione di un generatore autonomo di energia, i
cantieri per l'edilizia civile, prossimi ai centri urbani, vengono
alimentati dalla rete ordinaria di distribuzione. Una cabina di trasformazione,
appositamente installata in un'area del cantiere tanto più sicura
quanto periferica, ospita il quadro generale, un pannello dal quale
si diramano i cavi che alimentano gli eventuali sottoquadri dell'impianto.
Questi quadri, a differenza dei normali quadri elettrici, vengono
sottoposti a prove di laboratorio specifiche che ne attestano la resistenza
a condizioni di lavoro più impegnative.
Tali apparecchiature prendono il nome di ASC e devono essere obbligatoriamente
accompagnate da una dichiarazione del produttore che ne attesta la
conformità alle leggi sulla sicurezza. Alcune aziende, come la Gewiss,
rilasciano certificati di conformità anche relativamente a diverse
combinazioni di quadri di trasformazione e di distribuzione, la qual
cosa facilità la gestione di quel grande volume di carta che accompagna
il coordinatore della sicurezza, i titolari di imprese edili e inevitabilmente
i loro fornitori. E' bene sapere, infatti, che esiste una precisa
normativa che impedisce di commercializzare attrezzature non conformi
alle leggi in vigore sulla pena una sanzione pecuniaria che varia
dai 3 a 18 milioni di lire.
Per quanto riguarda l'impianto di messa a terra quest'ultimo è strettamente
collegato alla equipotenzializzazione di tutte le masse metalliche
presenti in cantiere. Traducendo, ogni macchina alimentata elettricamente
come la gru, la fresatrice, la betoniera a bicchiere, oppure le masse
metalliche come i ponteggi e le baracche in lamiera di acciaio, devono
essere collegate tra loro mediante cavi conduttori per essere equipotenzializzate
e infine devono poter scaricare a terra le eventuali dispersioni di
energia impreviste. Tale impianto si avvale di piccole morsettiere,
che permettono l'aggancio dei cavi alle masse metalliche e utilizza
dei pali dispersori che devono essere conficcati nel terreno per scaricare
a terra.
Così come per ogni apparecchio elettrico anche per i cavi conduttori
e le spine vale il principio che senza il marchio CE non possono essere
usati in cantiere. Per quanto riguarda i cavi, la guaina di protezione
deve riportare la sigla H07 RN-F che attesta la maggiore resistenza
all'acqua e all'abrasione mentre, per quanto riguarda le prese e gli
avvolgicavo, queste ultime apparecchiature devono garantire un grado
minimo di protezione IP43 ed uno maggiore o equivalente a IP67 se
usati in presenza di acqua.
E' ormai
sotto gli occhi di tutti che anche il cantiere edile sta subendo delle
radicali trasformazioni sia di "prodotto" che di "processo" e al centro
di questa trasformazione sono una serie di tecniche e tecnologie che
hanno l'energia elettrica come unico motore.
Da un lato le singole lavorazioni si avvalgono di elettroutensili
sempre più sofisticati che possono svolgere operazioni prima impensate
dall'altra nuove tecnologie, provenienti dal mondo della automazione
industriale, introducono nuove forme di organizzazione del lavoro
capaci di alleggerire le mansioni più dure. Oggi, per esempio, mediante
un semplice telecomando è possibile impartire a delle macchine di
grandi dimensioni, come la gru e le escavatrici, dei comandi che consentono
a loro di svolgere operazioni particolarmente pericolose come il trasporto
dei materiali e le demolizioni dei vecchi edifici pericolanti.
Anche la protezione del cantiere dalle intrusioni indesiderate se
prima era affidata ad un antifurto collegato con delle centraline
di allarme oggi, invece, è affidata a delle telecamere che, opportunamente
collocate nei punti strategici del cantiere, controllano gli ingressi
e ne monitorizzano i lavori palesandone anche a distanza lo stato
di avanzamento.
Nei casi più complessi delle macchine a calcolo numerico, assistite
da computer, permettono lavorazioni dalla precisione millimetrica.
Queste macchine necessitano di impianti elettrici sempre più sofisticati
e sicuri che trasformeranno il cantiere in un luogo "a bassa tensione".
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