Il
mercato degli elettroutensili così come quello dei rispettivi accessori
segue fedelmente l'evoluzione e le fortune del mercato dell'edilizia.
Una recente indagine condotta dalla Bosch ha rilevato come, malgrado
la crisi edilizia dell'est europeo, il fatturato di questo settore è
cresciuto, nel vecchio continente, del 4% assorbendo circa il 40% della
produzione mondiale.
Complessivamente sono stati spesi per gli accessori tredicimila miliardi,
una quota nettamente superiore a quella relativa agli elettroutensili
che indica quanto vivace sia questo settore. Può essere interessante
sapere che il 30% di tale fatturato è stato assorbito dagli accessori
per la foratura, il 28% da quelli per la levigatura e la troncatura,
mentre il 12% da quelli per il taglio. Il fatturato è ripartito in modo
uniforme, sono molto pochi quei costruttori che riescono ad aggiudicarsi
più di un punto in percentuale del totale del fatturato del settore.
Questo dato, che sul fronte della produzione può essere considerato
positivo in quanto favorisce la libera concorrenza e il conseguente
sviluppo qualitativo dei prodotti, costituisce motivo di preoccupazione
per l'alto grado di frammentarietà della distribuzione. In questi ultimi
anni si sta assistendo alla nascita di consorzi e di fusioni tra diversi
marchi che sviluppano catene di franchising ma la situazione del sistema
distributivo in Italia appare essere ancora troppo limitata rispetto
ai fratelli europei.
Il differente comportamento assunto dalle imprese edili e dai privati
segna una ulteriore diversità nell'andamento di questo settore negli
ultimi anni, un tempo la tendenza era quella di acquistare i prodotti
di minor prezzo oggi, invece, grazie all'opera di informazione della
stampa e alle strategie di pubblicità e di marketing delle aziende,
il cliente sembra preferire prodotti di alta qualità e con un alto grado
di affidabilità tecnica.
Il mondo degli accessori per gli elettroutensili è vastissimo e risulta
difficile tentare una classificazione di questa categoria merceologica
in quanto una delle loro caratteristiche è quella di avvicinarsi il
più possibile all'utente finale, sia esso lattoniere, serramentista,
falegname o idraulico.
Ogni utensile non solo possiede una gamma pressoché infinita di accessori
per soddisfare le lavorazioni più specifiche ma la tendenza comune è
oggi quella di abbinare a un corpo motore base un supporto in grado
di ospitare diversi accessori. Tali accessori differiscono non solo
per le caratteristiche tecniche e per le impercettibili variazioni dimensionali
ma anche per la tipologia di lavoro in grado di svolgere, ecco che quindi
una smerigliatrice può, senza troppi problemi, ospitare un disco vellutato
che risulta capace di pulire a fondo ogni superficie e, per la stessa
ragione, un trapano, se usato a minor velocità e con una punta differente,
può diventare un avvitatore ecc.
La
soluzione, per muoversi senza pentimenti in questo caos, è, a parer
mio, affidarsi a qualche grossa azienda capace di fornire un intero
sistema di accessori e di elettroutensili compatibili. Ma accanto a
questo espediente che risolve i problemi del nuovo acquisto non bisogna
dimenticare l'esistenza del semplice accessorio destinato a assistere
l'elettroutensile già venduto.
Gli accessori per utensili elettrici occupano buona parte dello spazio
di vendita dei negozi di ferramenta e costituiscono quasi una loro esclusiva.
I rivenditori edili, infatti, prediligono quei materiali da costruzioni
e quegli utensili di grosse dimensioni che non subiscono quel continuo
rinnovamento tecnico cui sono soggetti i piccoli elettroutensili. Per
questa categoria merceologica la distribuzione puntuale sul territorio
delle ferramenta favorisce una vendita tempestiva dei nuovi prodotti
senza fasi di stoccaggio in magazzino che porterebbero in breve tempo
il prodotto fuori mercato per semplice senescenza. Analogamente gli
accessori, per la loro infinita diversità e per la necessità di dover
essere organizzati nei punti vendita in maniera razionale, sfuggono
agli interessi commerciali dei rivenditori edili e fanno delle ferramenta
un vero e proprio punto di riferimento.
Le principali innovazioni di questo settore non riguardano i singoli
accessori quanto il loro rapporto col corpo motore. Gli uffici tecnici
delle principali aziende hanno messo al centro della loro attenzione
l'utente finale e accompagnano la ricerca ergonomia dell'elettroutensile
con ricerche sulla facile intercambiabilità degli accessori.
Il protagonista è il mandrino universale al quale ora si affiancano
alcuni fratelli più evoluti che rifiutano l'adattatore e l'eventuale
chiave di blocco e sblocco che spesso risultavano introvabili al bisogno.
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