·IL
CASO DEL COLERA AL CONFINE ARGENTINA/BOLIVIA
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Flacam
- Cepa - Unione Europea
di Paolo Ferrario |
Spazio
e Società,
Apr-Giu 98, n°82
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"Quella della città del nostro secolo può essere definita la storia
di uno strano tipo di trattamento medico che ha cercato di alleviare
i sintomi pur mantenendo scrupolosamente tutte le condizioni che provocano
la malattia"
La città nella storia - Lewis Mumford
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Le
epidemie di malattie infettive sono fenomeni che da sempre hanno influenzato
profondamente il corso della storia dell'uomo. In alcuni casi hanno
contribuito ad accelerare radicali trasformazioni culturali mentre in
altri hanno ristabilito quel necessario equilibrio tra fabbisogno alimentare
e risorse disponibili che alcuni modelli di sviluppo ancora oggi dimenticano
di amministrare con equità. |
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Questo
processo spontaneo di autoregolazione avviene naturalmente al costo
di innumerevoli vite umane quasi sempre reclutate tra le fasce di popolazione
più deboli. Se questo fenomeno è da considerarsi ormai sotto controllo
nel vecchio continente è invece assai diffuso nei cosiddetti paesi in
via di sviluppo.
I fondamenti ed i principi dello sviluppo fanno sì che la prevenzione
di queste epidemie sia solitamente affidata a vasti interventi di bonifica
che richiedono grandi investimenti profittevoli ed amministrazioni autorevoli
in grado di attuare e coordinare i lavori necessari.
Per queste ed infinite altre ragioni le periferie del mondo che da sempre
sfuggono al controllo e agli interessi del centro sono ancora oggi il
teatro privilegiato di simili tragedie. |
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Il
progetto di prevenzione che qui illustriamo è tuttavia da considerarsi
alternativo alla prassi corrente in perchè si propone di rimuovere,
con un approccio sostenibile, le cause del fenomeno. Non solo, quindi,
procrastinare nel tempo l'insorgenza della malattia o delocalizzarne
gli effetti ma recidere il problema alle sue radici. |
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L'area che è stata oggetto dell'intervento di prevenzione dal dicembre
del 1995 si trova al confine tra Argentina e Bolivia dove le differenti
amministrazioni contribuivano a dividere uomini soggetti a problemi
comuni.
In prossimità di questa frontiera, infatti, alcune malattie endemiche
come il colera e la malaria continuavano a svilupparsi in quanto mancava
una politica di interventi concertata tra le due nazioni che, estesa
a tutti i campi della pianificazione, fosse in grado di prevenire le
cause ed il diffondersi delle epidemie. |
Gli enti
promotori del progetto sono la Facoltà Latino-americana di Scienze
Ambientali, la Fondazione Catalana del Gas e l'Unione Europea, mentre
le istituzioni che lo hanno attivato sono il governo boliviano e quello
argentino.
Nel progetto, di cui è difficile restituire sinteticamente l'intera
complessità, sono individuabili tre fondamentali obiettivi:
· Istituzione di una regione binazionale di promozione della salute
· Miglioramento delle condizioni insediative
· Attivazione di processi produttivi alla scala appropriata I confini
della regione soggetta all'intervento di prevenzione sono stati definiti
in relazione alla effettiva estensione geografica del problema da
risolvere mentre sono stati superati i confini territoriali di natura
politica.
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L'area
prende il nome di Regione binazionale di promozione della salute ed
è presidiata da Centri per la salute, di nuova edificazione, la cui
tipologia è stata individuata mediante da una analisi dei centri sanitari
esistenti. Questi edifici, costruiti secondo un sistema modulare prefabbricato
che ne riduce i costi di produzione, ospitano unità residenziali, unità
sanitarie e consultori.li. |
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Nel caso
in cui gli spazi risultino insufficienti rispetto all'intensità del
fenomeno epidemico il sistema modulare consente ulteriori ampliamenti
per semplice aggregazione dei modu
L'analisi ha inoltre consentito di individuare soluzioni architettoniche
adatte allo specifico decorso della malattia quali le condizioni di
ventilazione, il calore interno, ecc.
I medici che qui lavorano e risiedono hanno non solo il compito di curare
gli ammalati ma anche di svolgere una campagna continua di informazione
e prevenzione della malattia.
Oltre alla individuazione di nuove soluzioni architettoniche particolare
attenzione è stata riservata all'attivazione di quell'insieme di relazioni
informali su cui era inconsapevolmente fondato su entrambi i lati della
frontiera il precedente servizio sanitario. |
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Gli interventi
destinati al più generale miglioramento delle condizioni insediative
hanno avuto come primario obiettivo quello di eliminare a monte le
cause dell'insorgenza delle epidemie. Con accurate politiche di risanamento
sono stati eliminati alcuni dei principali focolai di infezione. Veri
e propri luoghi di propagazione erano i villaggi di mano d'opera agricola
stagionale che situati in prossimità di alcuni canali d'acqua ne compromettevano
la potabilità.
Sono state, quindi, individuate delle aree alternative per l'insediamento
di questi villaggi temporanei, lontane dai canali ma in stretta comunicazione
con questi ultimi mediante una strada.
In queste aree, per risolvere le precarie condizioni abitative dei
lavoratori, è stato predisposto un modello di villaggio comprensivo
di unità alloggio, servizi igienici e cucina comune, dotato di collettore
solare per il rifornimento energetico e di un elementare sistema idrico.
I villaggi di mano d'opera permanente sono stati invece sostituiti
da nuova edificazione leggera tanto nel rispetto delle esigenze funzionali
degli spazi quanto in osservanza delle tradizioni di vita comunitaria.
Ogni insediamento è stato dotato di camere asettiche e letti filtranti
per la purificazione delle acque sporche che altrimenti inquinerebbero
la falda.
Di questi interventi di prevenzione sono stati realizzati fino ad
ora solo alcuni prototipi che hanno pienamente soddisfatto gli obiettivi
proposti e quindi fanno prevedere ulteriori sviluppi ed incrementi
del progetto.
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In
ogni intervento di nuova costruzione è stata posta attenzione alle soluzioni
architettoniche prediligendo sempre materiali reperibili localmente
per favorire lo sviluppo di una appropriata produzione edile in grado
di commisurare il prodotto agli effettivi bisogni. Le ricerche condotte
hanno suggerito l'adozione di questa o quella particolare tecnica costruttiva
misurandone la corrispondenza non solo con le esigenze tecnico-strutturali
ma anche in stretta relazione con quelle economiche e produttive, avendo
come obiettivo ultimo quello del generale miglioramento delle condizioni
di benessere igienico |
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Anche il progetto nella sua dimensione tecnica è stato, dunque, responsabilizzato
e considerato capace di contribuire all'intervento di risanamento mediante
l'adozione di una tecnologia larga piuttosto che alta. Per il miglioramento
delle condizioni igieniche altri interventi puntuali hanno risolto specifiche
situazioni critiche.
Il mercato di Pichanal, meta abituale degli abitanti dell'intera provincia
di Salta, ne è un esempio. Qui i beni alimentari venivano esposti per
la vendita in pessime condizioni igieniche.
Le limitate risorse economiche a disposizione per la riabilitazione
dell'area del mercato hanno reso indispensabile un tipo di progettazione
fondato sulla partecipazione diretta di tutti i soggetti interessati
per favorire l'impiego ottimale di ogni risorsa disponibile e responsabilizzare
tutti gli utenti sul mantenimento delle condizioni di igiene.
L'ente promotore del progetto e gli stessi commercianti hanno fornito
i materiali necessari per le nuove costruzioni, l'amministrazione comunale
ha predisposto le infrastrutture mentre gli abitanti locali hanno contribuito
con la loro mano d'opera. |
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L'interdisciplinarietà
e la intersettorialità sono i due caratteri distintivi di questo progetto
non a caso elaborato in una facoltà universitaria di scienze ambientali.
Questi caratteri sono particolarmente evidenti anche nella analisi e
nella successiva sperimentazione di nuovi processi di produzione.
La coltivazione delle banane, per esempio, una delle più importanti
fonti di reddito per l'economia locale, è stata sottoposta ad un processo
di industrializzazione col preciso vincolo di ridistribuire i profitti
tra i lavoratori nella speranza che possano sollevarsi da quella condizione
di povertà nella quale le più elementari norme igieniche appaiono un
lusso.
Il sistema di produzione industriale, in questo caso, non è stato né
demonizzato ne esaltato ma adottato in quanto appare essere alla scala
del problema da risolvere. |
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